Perché rivolgersi ad una agenzia immobiliare? Cos'è il mandato immobiliare?

 

Cos'è il "mandato" detto anche "incarico" in campo immobiliare?

Viviamo in un'epoca in cui Google ci ha trasformati tutti in medici, avvocati, ingegneri ed in un'epoca dove si consulta più volentieri internet che il proprio farmacista.
Esiste il cosiddetto effetto "Dunning-Kruger" che detto in poche parole, ci fa sottostimare la difficoltà di qualcosa di cui non siamo esperti.

Che ci vorrà mai a vendere autonomamente la propria casa? Qualche foto, un annuncio su "Subito" o su Facebook ed il gioco è fatto. Parafrasando una pubblicità di qualche anno fa: "venditore fai da te? No agenzia? Ahi ahi ahi". Il mandato (detto anche incarico) è quel modulo con cui il proprietario di un immobile, che lo vuole vendere oppure affittare, affida ad un'agenzia la gestione della vendita (o dell'affitto).

Nel mandato vengono riportati tutti i dati essenziali per poi procedere alla vendita (o all'affitto), comprese, ovviamente, il prezzo, la provvigione, la durata, etc.
Ci sono almeno 4 buoni motivi per cui rivolgersi ad un'agenzia, e 4 gravi problemi (o errori) per chi vuole tentare il fai da te. Di questi ultimi parliamo in un altro articolo presente sul nostro sito.

Prendiamo in esame i 4 buoni motivi per rivolgersi ad un'agenzia:
  • Investimenti iniziali: Per promuovere seriamente un immobile, bisogna fare una serie di operazioni che hanno un costo piuttosto impegnativo. Dal fare le foto in un certo modo (tutti gli agenti o si rivolgono ad un fotografo professionista oppure hanno fatto un corso di fotografia), al promuovere gli annunci su siti e portali a pagamento. Ogni agenzia spende per la promozione di un immobile diverse migliaia di euro. Spoiler: i portali gratuiti non funzionano! Anche un privato potrebbe investire sui portali a pagamento… ma probabilmente sprecherebbe denaro perché non saprebbe quale portale è più adatto al proprio immobile (non sono tutti uguali) e soprattutto non ottimizzerebbe al meglio l'annuncio come sa fare un professionista. Tutto questo per ottenere cosa poi? Per arrivare a spendere le stesse cifre, con la differenza che un'agenzia si paga solo quando ha raggiunto il risultato!
     
  • Acquirenti che non comprano da privati: Spesso si ragiona del rapporto agenzia - cliente pensando solo al "lato" del venditore. Ma l'acquirente? Se per un venditore, provare il fai da te sembra a rischio zero (non lo è, ma come detto questo argomento è trattato in un altro articolo) l'acquirente sente istintivamente che provare a far da solo è molto rischioso. Per cui ci sono molti, moltissimi acquirenti, che mai e poi mai si avventurerebbero all'acquisto di un immobile da un privato. Tentare di vendere da soli significa pregiudicarsi tutta una fetta, una grande fetta del mercato.
     
  • Competenze tecniche legali ed economiche: Diciamo che qualcuno potrebbe anche essere fortunato e riuscire a trovare un acquirente per il proprio immobile. Per passare dall'interessamento dell'acquirente alla vendita vera e propria c'è di mezzo il mare. L'acquirente probabilmente dovrà fare un mutuo. Dovrà versare una caparra. Dovrà incaricare un notaio. Quali documenti occorrono? E dove si reperiscono quando mancano (e qualcosa manca sempre)? Bisognerà scrivere un contratto per prendere la caparra, chi lo scrive? E se sull'immobile c'è qualche problema catastale o urbanistico che succede? (Chiariamo: l'agenzia non risolve i problemi tecnici - catastali - urbanistici perché non è uno studio tecnico, ma se ne accorge prima che la frittata sia fatta e sa a chi rivolgersi per risolvere).
     
  • Gestione del tempo: Risposta tipica del venditore che vuole fare da solo "ho tanto tempo libero non c'è problema". Fino a quando non si scopre che gestire le richiesta di visita, un po' a tutti gli orari, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, non è poi così semplice. Ci vorrebbe una segretaria... Guarda un po', anche per la semplice gestione delle visite ci vuole un professionista! Senza contare che poi, durante la visita, ci sono degli errori gravi da non commettere. Ma come detto, di questo, ce ne occupiamo in un altro articolo.